lettera a Pietro Bisanti

24.02.2017 10:52

Questa è una lettera che ho scritto dopo aver sentito parlare di Pietro Bisanti come uno che si opponeva a certa prassi psichiatriche (legali!) da lui considerate anti-terapeutiche e quindi nocive al massimo grado, mi sono quindi collegato al suo sito e ho guardato un suo video dove ho notato che il "difensore dei malati di mente" mi conosceva e mi mandava i soliti messaggi cifrati, dato che si trattava comunque di un personaggio "fuori dagli schemi" ho voluto comunque scrivergli questa lettera, inutile dire che mi ha snobato come tutti gli altri.

 

 

 

Buongiorno, ho letto un articolo su di lei sul “il fatto quotidiano” online e mi sono incuriosito pensando però a una persona un po' esaltata,invece ho visto,navigando il suo blog,una persona con una grande personalità e molto ferrata sull'argomento anche se io non condivido una vita così sacrificata (anche se lei non la reputa tale,molti la vedrebbero così)e seguo un'altro stile di vita. Non nego però che tutti dovremmo prendere una buona percentuale della sua saggezza per vivere meglio.

Ma ciò che mi incuriosiva era soprattutto l'idea che una persona “contro” potesse in qualche modo tornare utile per risolvere il mio problema di malato psichico usato come cavia umana in dispregio a qualunque legge e con la collaborazione dei politici,dei media e di chiunque possa anche incidentalmente incrociare il mio cammino o abbia un minimo di visibilità pubblica come è anche il suo caso.......Infatti mi sono reso conto vedendo un suo video,che anche lei collabora( seppure in modo blando per quel poco che ho potuto appurare,ma ugualmente invasivo e inopportuno) a questo esperimento su una cavia umana derisa e rimproverata per i propri pensieri e condotta di vita e invasa selvaggiamente dagli ultrasuoni.

Lei come ho detto sembra molto preparato su ciò di cui parla e si vede che come lei stesso dice si è documentato molto sull'argomento,la invito quindi a sentire “l'altra campana” sul mio caso andando a visitare il mio sito “caviaumana.it” dove racconto la mia storia e cosa sono costretto a subire in nome dell'evoluzione(?) scientifica senza che abbia la minima possibilità di difendermi rivolgendomi a strutture adeguate che dovrebbero tutelare i miei diritti e che invece collaborano all'esperimento negandone l'esistenza.

Le faccio questo invito perchè dato che anche lei collabora all'esperimento sembrerebbe che pur essendo assolutamente contro il sistema psichiatrico vigente (che non obbliga nessuno alla cura,tranne in particolari frangenti e per brevi periodi di tempo) lei sia invece d'accordo con una sperimentazione selvaggia di totale invasione della privacy e manipolazione con gli ultrasuoni che,come io stesso ho potuto appurare,possono imitare l'azione di qualunque sostanza chimica e incidere nella psiche delle persone(anche con l'aiuto della telepatia) in un modo che nessuna sostanza esistente può fare,il tutto come si può intuire,con estremo disprezzo della legalità e dei diritti umani.

Ecco volevo farle notare questa contraddizione e se non fosse il caso per coerenza che lei si attivasse a indagare meglio su questo esperimento che tutti(?) a livello mondiale ritengono utile e affascinante,incuranti della sofferenza e dell'alienazione indotta sulla vittima dell'esperimento stesso e soprattutto senza sapere che tale prassi affascinante e ormai di gran moda in tutto il mondo non solo non ha risolto i problemi che si proponeva di risolvere ma ne ha creato degli altri in piena sintonia con le vecchie strutture manicomiali che ben lungi dal guarire erano invece patogene come lei accusa essere ancora la psichiatria ufficiale,che però tengo a ribadire non obbliga nessuno alla cura né tanto meno a rinunciare alla libertà di scelta della cura e del medico curante.

Spero di non averle fatto perdere troppo tempo ma di averle messo qualche pulce nell'orecchio riguardo a questa avanguardia psichiatrica decisamente antidemocratica e chiaramente illegale(= criminale!).

La saluto con la convinzione che non mi risponderà come usa fare ogni persona alla quale mi rivolgo per iscritto(coloro ai quali mi rivolgo direttamente semplicemente mi dicono che sono un paranoico e mi invento le cose),e che continuerà a farmi capire con i messaggi cifrati che ben conosce che lei è d'accordo con la prosecuzione dell'esperimento e che io venga usato illegalmente come cavia,naturalmente sarei piacevolmente stupito nonché onorato del contrario.

 

Gianpaolo Dattena

giampaolodattena@gmail.com