Tutti sanno!

16.08.2013 13:11

Ieri è stata una giornata particolarmente dura,ma la cosa è abbastanza frequente,evidentemente gli sprazzi di speranza citati nell'articolo precedente me li sono sognati(d'altronde la disperazione mi ha fatto spesso sognare,realmente,imminenti liberazioni mai verificatesi nè motivate da alcun indizio!).

 

La situazione è sempre la stessa:la sciatica ha lasciato una vaga traccia di sensibilizzazione alla gamba che mi impedisce di riprendere a correre e mi ricorda che potrebbe riacutizzarsi,ma il problema più pesante al momento sono gli incazzi che mi vengono imposti con impulsi a ultrasuoni per i motivi più banali e sadici:basta un qualunque pensiero(spesso spiacevole e spesso relativo al modo in cui sono costretto a vivere e ai problemi che ciò mi crea),oppure basta che ascolti una frase(spesso attraverso i media) che,ecco,mi si fa incazzare,tanto più se la frase è un messaggio diretto che era stato programmato fra gli sperimentatori e l'operatore del mezzo mediatico(questo tipo di messaggio come sapete è frequentissimo).Quindi io vengo invaso e aggredito,censurato

e giudicato attraverso(anche) i media e per di più quando incappo in questi messaggi mi si alterano le emozioni in vari modi e soprattutto mi si fa incazzare,amplificando in questo modo l'invasività e la potenza del messaggio che diventa per me intollerabile e fonte di una sofferenza che dura ore,cioè l'incazzo dura ore!Tutto ciò è assolutamente frustrante poiché sono impossibilitato e replicare.L'unico modo che ho di sfogarmi è prendermela con gli sperimentatori(attraverso i soliti soliloqui) e ciò stimola gli sperimentatori ad aumentare la durata e l'intensità dell'incazzo!

Ieri, come ho accennato,sono incappato sin dalla mattina in alcuni messaggi su youtube che hanno scatenato la rappresaglia a ultrasuoni,uno dei messaggi era relativo a un'intervista rilasciata recentemente da Serena Dandini a Rai news 24,la Dandini nel solito modo intelligente e sensibile parlava del suo programma teatrale che tende a sensibilizzare la società(e il governo) sul problema del femminicidio,a conclusione dell'intervista la Dandini legge un brano del libro scritto in relazione al progetto teatrale,questo brano s'intitola “tutti sapevano” ed è un brano brevissimo in cui si fa parlare una vittima di femminicidio che si lamenta dell'assurdità della situazione che gli è toccato di vivere:tutti sapevano,i vicini di casa, i parenti, gli amici,il benzinaio e il panificatore,tutti.Eppure nessuno è intervenuto a impedire il femminicidio,a bloccare l'assassino!

Bene, ma che c'entro io con questo?

Il fatto è che anche nel mio caso tutti sanno:sanno che sono una cavia umana non consenziente,che sono quindi vittima di una sperimentazione abusiva, che questa sperimentazione è violenta(in senso fisico e psichico) e repressiva,che relativamente a ciò le mie emozioni sono alterate in maniera patologica e che questo produce altre alterazioni soprattutto di pensiero e che a causa di tutto questo sono un super-alienato costretto all'isolamento.lo sanno tutti,anche molti di più di quanti fossero a conoscenza di quel pericolo di femminicidio.Nel mio caso lo sanno perfettamente anche i residenti di un altro paese,di un'altra città,di un'altra regione,di un'altra nazione,anche i governanti regionali,nazionali ed esteri,tutti!

Ma io non sono una vittima........nossignori,sono il colpevole,il “femminicida”,il mostro!

Ecco che allora mi si fa incazzare a ultrasuoni,affinchè assimili più profondamente e dolorosamente il messaggio,affinchè mi senta profondamente in colpa per il pericolo che rappresento per la società,affinchè capisca che la società non poteva restare passiva ad aspettare che io commettessi un crimine e doveva anzi intervenire ad ogni costo e con qualunque mezzo per scongiurare il pericolo.L'incazzo serve,così come da decenni,a plagiare totalmente la mia psiche affinchè assimili e interiorizzi profondamente il gravissimo giudizio emanato nei miei confronti e reputi giusto e necessario il violentissimo,umiliante e repressivo trattamento che sono costretto a subire.In una parola l'incazzo serve a proseguire nello stupro psichico(terapeutico!) che sono costretto a subire da decenni.

Il fatto è però,che il libro e l'opera teatrale della Dandini servivano a sensibilizzare la società nei confronti di un problema che permea la nostra cultura e che ha bisogno, oltre che di un'opera di educazione soprattutto delle giovani generazioni,di leggi che facciano da deterrente e limitino al massimo i danni.In questo caso caso quindi si denunciava una carenza della legge contro un simile fenomeno,mentre nel mio caso(ed ecco il motivo sadico e infame dell'incazzo) si diceva,tra le righe:anche di te sapiamo tutto,sapiamo che sei un potenziale criminale,un pericolo pubblico e anche se ciò è contro la legge a te non daremo le garanzie democratiche e i diritti che diamo a tutti gli altri(femminicidi compresi),a te riserviamo un trattamento speciale,ti trasformiamo in cavia umana e così evolviamo la scienza,difendiamo la società e risolviamo il problema!

Quindi nell'ufficialità si fanno battaglie democraticissime per scongiurare un grave pericolo,ci si richiama a metodi di rieducazione e sensibilizzazione e a leggi opportune,si chiede alla parte maschile della società di analizzare i propri comportamenti dominanti e autoritari nei confronti delle donne e a superare gli istinti predatori relativi........................Ma dietro le quinte si da spazio agli istinti più bestiali e intolleranti,alla repressione più ottusa e incapace di ragionamento minimamente razionale,e si trasforma un essere umano in cavia umana con trattamenti sperimentali che nulla hanno da invidiare ai vecchi manicomi,manicomi che la nostra cultura e legalità ufficiale stigmatizzano in ogni modo per la loro assolutamente anti-terapeutica violenza,e dimostrata relativa inefficacia,e anzi per la loro fomentazione di ulteriori fenomeni patologici.

La nostra cultura(tanto più medica) ufficiale si vanta di avere un approccio totalmente diverso nei confronti della malattia mentale e si vanta di esprimere metodi terapeutici non violenti o repressivi se non in casi(limitati nel tempo)di reale emergenza.

Ma che differenza c'è fra me e un femminicida o comunque un violento che potrebbe diventare omicida?.......................La differenza è che io non ho mai dato adito a sospetti simili,non ho mai avuto comportamenti violenti che facessero presagire futuri pericolosi sviluppi,e chiaramente tanto meno ho mai tentato aggressioni dirette in quel senso.

La differenza è che su di me è stata fatta una diagnosi di pericolosità sociale completamente slegata da fatti concreti,una diagnosi di malattia mentale che potrebbe(sempre secondo la diagnosi) evolversi con complicanze di pericolosità sociale(come già sapete se avete seguito quanto scritto sul sito,questa diagnosi non mi è mai stata fatta ufficialmente,proprio perchè non la si sarebbe potuta in alcun modo motivare,anche se uno psichiatra può fare le diagnosi più improbabili attraverso i mille cavilli e interpretazioni psicoanalitiche suggerite dai suoi studi.E all'epoca dei manicomi di questo tipo di psichiatri ve n'erano a decine).

In conclusione si deduce che se una persona ha dimostrato evidenti e continuati sintomi di pericolosità sociale(non solo nei confronti delle donne),se anche quella persona ha già avuto problemi legali,la si tratta comunque secondo la legge e la prassi democratica,perchè è sana di mente!

Se invece una persona si è sempre dimostrata pacifica e senza tendenze aggressive ma un grande dottore ha visto in lui i segni premonitori di una futura pericolosità sociale,allora ecco che la società intera va in tilt:non abbiamo leggi per difenderci,non sapiamo come agire contro un simile pericolo dopo la chiusura dei manicomi.E allora il grande dottore indica la soluzione:conosciamo il pericolo e possiamo affrontarlo,ma solo se agiamo contro la legge,l'importante e che nessuno ne parli mai,che nessuno denunci il grave abuso!

A me la questione,come ho già detto più volte,appare squisitamente razzista:se una persona è con tutta evidenza pericolosa ma è sana di mente(o così viene giudicata....) allora mantiene tutti i diritti democratici e legali e si interviene solo a fatto compiuto(e quando mai si potrebbe accusare una persona prima che il fatto sia stato commesso e in assenza di minacce?)................Se però la persona non ha manifestato segni di pericolosità ma è un malato di mente allora si può intervenire quasi come se il fatto fosse stato realmente compiuto:niente psicanalisi o terapie conosciute e pattuite liberamente col medico,niente diritti legali e democratici,ma terapie sperimentali violente e devastanti e chiaramente illegali di cui tutti coloro che ora vi collaborano denuncerebbero l'orrore se dovessero discuterne ufficialmente.

La società prima o poi dovrà farsi carico di quanto sta accadendo e spiegare come è stato possibile riservare ad un unico essere umano trattamenti così bestiali e antidemocratici,contro qualunque legge o regola deontologica ed etica e anche contro il comune buon senso.

Tutti sanno!Nessuno ha il coraggio né sente la necessità di interrompere ciò che ufficialmente verrebbe considerata chiaramente una bestialità scientifica e un orrendo crimine!

Ciao a tutti,vi ringrazio per la solidarietà che mi mostrate continuamente e per l'opposizione feroce che attuate nei confronti del cane.Ormai sapete chi è il cane,quello che si incazzerà contro quest'articolo poiché rappresenta una chiara violazione ai suoi deliranti comandamenti e quindi è da considerarsi assolutamente anti-terapeutico(non è forse anti-terapeutico(=patologico) tentare di discutere un problema ed esprimere la propria opinione in maniera sana e civile???????????),quello che di conseguenza per punizione sguinzaglierà tutti i suoi figli(altri cani) per aumentare le aggressioni e le ossessioni.

P.S.La vendetta del cane non si è fatta attendere,appena finito l'articolo sono stato assalito da un potente mal di testa,naturalmente tutti sapranno anche questo e a nessuno verrà in mente che si tratta di bieca repressione violenta che gli stessi “tutti” deprecano nei loro discorsi ufficiali e alla quale si dicono estranei.